Qualche tempo fa vi abbiamo parlato di “Solo buone notizie”, l’album degli Uscita 17. Ora gli abbiamo posto qualche domanda ed ecco cosa ci hanno raccontato:
“Siamo gli Uscita17, veniamo dalla 17º uscita del Raccordo Anulare e facciamo rock”. Di solito, così ci presentiamo all’inizio dei concerti.
Parlateci del vostro ultimo lavoro.
“Solo Buone Notizie” è un disco molto importante, lo sognavamo così ed è un’autentica soddisfazione perché tutto ciò che è al suo interno è il frutto di un impegno costante, in più supportato da una produzione artistica che si è rivelata, sia dal punto di vista umano che musicale, di primo livello. Siamo felici ma sappiamo che è solo l’inizio.
Quali sono le vostre influenze musicali, che cosa ascolti nel tempo libero?
Sembra scontato ma di tutto: dai Pearl Jam a Modugno, Police, Tool, Beatles, Kraftwerk, AC/DC, Led Zeppelin, Pain Of Salvation, Foo Fighters, Skunk Anansie, Oasis, Subsonica, Bluvertigo, Ben Harper… Dobbiamo continuare?
Come nasce un vostro brano?
Di solito partiamo da una sorta di versione karaoke della canzone, che viene poi modellata e corroborata sia – ovviamente- dal testo che da parti aggiuntive che quest’ultimo potrebbe richiedere come ad esempio un inciso o un “bridge”. Spesso è un’idea fatta in finger picking o addirittura abbiamo delle bozze con delle linee di basso “a cappella”. Sicuro che tutto è sempre stravolgibile in qualsiasi momento, ci piace comporre insieme.
Cosa vi piace di quello che fate?
Facciamo musica perché ci piace la musica. È abbastanza per mandare giù molte delusioni che nel corso della nostra adolescenza musicale ci siamo dovuti sorbire… Ma il nostro obiettivo includeva anche momenti come quelli, come anche vivere quei periodi in cui ti viene da odiarla o odiare chi crede che lo scopo del gioco sia solamente diventare ricchi e famosi. Chi fa così cambiasse mestiere.
Cosa significa essere artisti emergenti in Italia?
Significa farsi un mazzo come un secchio. Mandare giù bocconi amari, far tardi la sera per andare a suonare a 400 km da casa e poi dover continuare una vita anonima fatta di lavori onesti, nel caso tu ce l’abbia. Prendere quei soldi e investirli in strumenti, prove in sala, registrazioni, dischi… In tutto ciò non perdere mai l’obiettivo e impegnarsi al massimo. Se hai passione non sarà mai una “fatica”, nel senso che nessuno ti obbliga. La differenza la fa chi decide di perseguire un obiettivo e metterlo in atto in tutti i suoi atteggiamenti: secondo noi la regola di “chi la dura la vince” funziona.
Qual è il vostro sogno nel cassetto?
Che suonare diventi il nostro primo lavoro, che possa toglierci tante soddisfazioni, che possa arrivare a più gente possibile la nostra musica e condividerla insieme!
Come vi vedete tra 5 anni?
Su di un palco, con davanti qualche persona in più nel pubblico, magari innamorato della nostra musica come lo siamo noi cinque.
Progetti futuri.
Proseguire con il nostro bombatomica tour. A marzo saremo nelle Marche per poi ritornare a Roma il 18 aprile al Circolo Degli Artisti… Finalmente!
Grazie agli Uscita 17 e in bocca al lupo!